Ora che le sigarette elettroniche sono diventate un business multimilionario anche negli Stati Uniti, le corporazioni del tabacco hanno deciso di mostrare i muscoli.
Per tentare di mettere i bastoni tra le ruote al processo di regolamentazione delle e-cigs da parte della Food & Drugs Administration (FDA), i grandigruppi internazionali hanno messo insieme una squadra di oltre 75 lobbisti—di cui fa parte anche un ex amministratore del governo Obama.
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A combattere questa battaglia in prima fila nel Congresso americano è il senatore repubblicano Tom Cole: come ha scoperto il New York Times, la proposta di legge di Cole, che punta a ridimensionare i poteri della FDA, è stata copiata parola per parola da un memorandum stilato dalle industrie del tabacco.
Cole è già riuscito a ottenere il supporto di altri 71 membri del parlamento: 69 repubblicani e due democratici.
Le nuove regole introdotte dalla FDA e la risposta dell’industria del ‘Big Tobacco’ arrivano in risposta al boom delle cigarette elettroniche nel corso degli ultimi sei anni, soprattutto tra gli adolescenti.
Un recente sondaggio condotto dall’FDA e dal Center for Disease Control ha scoperto che circa il 16 per cento degli studenti delle scuole superiori fuma e-cigarettes—un aumento del 900 per cento dal 2011 a oggi.
Intanto, i produttori di sigarette elettroniche hanno già avviato una strategia che potrebbe salvarli nel caso in cui perdano la propria battaglia politica: prima che la nuova regolamentazione della FDA diventasse effettiva – è successo ad agosto – queste compagnie hanno immesso sul mercato una quantità incredibile di nuovi prodotti.
Tutti questi device saranno immuni dalla nuova regolamentazione per i prossimi tre anni. Un periodo in cui potrebbe succedere tutto e il contrario di tutto.
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